Teina e caffeina: che differenza c’è?
Febbraio 8, 2018 3:55 pm Lascia il tuo commentoQuando si parla di teina e caffeina si tende spesso a considerarle due sostanze diverse. In realtà, la loro composizione chimica è assolutamente identica. Sono, quindi, la stessa sostanza.
Questa scoperta è però relativamente recente – risale alla fine del 1800 – ed è avvenuta solo quando per la prima volta sono stati confrontati i principi attivi presenti nelle foglie di tè e nei chicchi di caffè, ai quali nel frattempo erano stati dati nomi diversi. Teina e caffeina, appunto.
Anche se può sembrare paradossale, quindi, non sarebbe scorretto parlare di caffeina nel tè e di teina nel caffè, ma perché complicarsi la vita? Per maggiore praticità possiamo tranquillamente continuare a parlare di teina quando ci riferiamo al tè e di caffeina quando parliamo di caffè, così come nel caso della guaranina presente nel guaranà o della mateina del hyerba mate. Si tratta sempre della stessa sostanza, ovvero un alcaloide naturale presente anche nel cacao e nella cola, contenuto nei semi, nelle foglie o nei frutti di tutte queste piante.
Anche se la formula chimica è la stessa, ci sono però notevoli differenze nella concentrazione e nelle quantità del principio attivo, e di conseguenza negli effetti sull’organismo. I polifenoli presenti in grandi quantità nel tè rallentano infatti il ritmo di assorbimento della teina/caffeina, quindi il suo effetto è più lento ma più prolungato nel tè rispetto al caffè.
Per questo motivo, la teina stimola il sistema nervoso centrale, senza però eccitarlo e senza avere effetti sull’attività cardiovascolare e sulla circolazione sanguigna, come avviene nel caso della caffeina a causa della diversa rapidità di assorbimento.
La teina, quindi, aumenta l’attività cerebrale e migliora la capacità di concentrazione, senza agire da eccitante. I polifenoli, inoltre, essendo degli antiossidanti naturali composti da flavonoidi e tannini, contribuiscono a ridurre l’invecchiamento cellulare e a prevenire l’insorgere di patologie cardiovascolari e ictus.
Infine, anche se nelle foglie di tè la concentrazione di teina/caffeina sia circa il doppio rispetto a quella nei grani di caffè, il diverso metodo di estrazione con cui si ottengono le due bevande fa sì che il tè – ottenuto per infusione – contenga meno caffeina del caffè – ottenuto per percolazione. Anche se al gusto può sembrare più “forte”, un caffè espresso contiene infatti meno caffeina di un caffé preparato con la moka e ancor meno di un caffè americano.
Una tazzina da 35 ml di caffè espresso contiene in media fino a 85 mg di caffeina, mentre una tazza da 150 ml di tè contiene circa 40-50 mg, considerando che la concentrazione di principio attivo può variare sensibilmente a seconda delle diverse qualità di caffè e tè. Un caffè di varietà Arabica contiene meno caffeina rispetto ad uno di tipologia Robusta, così come un tè Assam avrà una maggiore quantità di teina rispetto ad un tè Bancha o Oolong.
Ma il quantitativo finale di teina/caffeina nella nostra tazza dipenderà anche da tanti altri fattori, come la tostatura del caffè o la lavorazione del tè, l’età delle foglie, l’altitudine a cui sono state coltivate le piante, ed infine la temperatura ed il tempo di infusione.
L’importante, come sempre, è non eccedere. Consumando non più di 300 mg* di teina/caffeina al giorno, pari a circa 3 tazzine di caffè espresso o a 6 tazze di tè, si potrà godere del piacere quotidiano e delle proprietà positive di queste bevande senza alcun problema per la salute.
*dose suggerita per un individuo adulto di sana costituzione.
Categoria: Curiosità e ricette
Questo articolo è stato scritto da lastanzadelte